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In Svezia con la Tesla Model 3: nel freddo estremo




Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 16 Gennaio 2021




Il 14 Gennaio proseguiamo il trasferimento verso il nord; la copertura di supercharger è abbastanza scarsa, e ci troviamo ad affrontare un trasferimento di 270 chilometri senza la possibilità di fare ricariche intermedie. La Tesla stima un'autonomia rimanente del 14% all'arrivo, ma man mano che proseguiamo la stima peggiora: attraversiamo zone ben più fredde del previsto, con la temperatura che scende a -27 gradi.

L'autonomia rimanente cala a vista d'occhio; provo a ridurre la velocità e a ridurre il riscaldamento, ma la stima di arrivo si abbassa addirittura al 4%. Come se non bastasse, ci troviamo in una zona sperduta dove la rete cellulare va e viene: si prospetta l'idea di rimanere bloccati a quasi trenta gradi sotto zero, in un posto dove non passa quasi nessuno e forse senza neppure la possibilità di chiamare il carro attrezzi...





Così stacco completamente il riscaldamento, una mossa che certamente non mi farà guadagnare popolarità con i miei compagni di viaggio ma che aiuta a ridurre i consumi, e finalmente la stima di arrivo si ferma al 4% e non peggiora ulteriormente. Percorriamo gli ultimi 50 chilometri con l'ansia di non arrivare a destinazione e con la temperatura interna dell'auto che pian piano va ad uniformarsi con quella esterna, ma alla fine ce la facciamo: arriviamo al supercharger, salvezza!

Inutile dire che in queste situazioni le auto elettriche mostrano ancora i loro limiti; certamente si tratta di un caso estremo, ma sono convinto che per viaggiare con la stessa tranquillità di un'auto a motore termico servirà una batteria di dimensioni almeno doppie rispetto alle attuali, per un'autonomia WLTP attorno ai 1000 chilometri, corrispondente a circa 550-600 chilometri reali.

A ricarica ultimata proseguiamo ancora per un centinaio di chilometri fino a raggiungere il bungalow dove alloggeremo, e qui troviamo una gradita sorpresa: una presa schuko esterna, che mi permette di utilizzare il Tesla Mobile Connector (il caricatore "da casa" di Tesla) per fare un rabbocco alla batteria durante la notte, anche se con una potenza massima di 3kW.





La mattina, con una temperatura esterna attorno ai -20 gradi, faccio un esperimento: con la macchina collegata al Mobile charger accendo il riscaldamento per portare la temperatura dell'abitacolo a 16 grandi. Ebbene, nonostante l'auto sia in ricarica a 3kW, la batteria scende dall'88% all'86%: questo dà l'idea di quanto influisca il climatizzatore dell'abitacolo in temperature così estreme. Anche dopo aver raggiunto la temperatura impostata, la batteria continua a scendere rapidamente: probabilmente in queste condizioni per riscaldare la macchina si consumano ben più dei 3kW che sto caricando. Alla fine rinuncio all'idea di partire con l'auto già al caldo e in pochi minuti la temperatura interna precipita nuovamente sottozero.

Queste giornate sono state certamente impegnative dal punto di vista automobilistico, ma se da una parte fanno emergere i limiti delle elettriche, dall'altra stanno anche a dimostrare che se si ha abbastanza tenacia un viaggio del genere è possibile anche con le attuali vetture e rete di ricarica.

E' una cosa "da pionieri", ma gli spettacolari paesaggi nordici ci ricompensano ampiamente delle fatiche.





(per gli appassionati di fotografia, è possibile vedere le foto scattate durante questo viaggio su JuzaPhoto: www.juzaphoto.com/me.php?p=&pg=306601&l=it )


COMMENTI E RISPOSTE

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2021 ore 10:59

Come giustamente hai detto "certamente si tratta di un caso estremo" questa è una situazione molto estrema quella di andare in Svezia d'inverno con un'auto elettrica, ma ci può stare.
Certo è che noi Italiani non è che ci andiamo spesso a quelle latitudini e se mai dovessimo andarci, quantomeno sceglieremmo mesi più caldi.
Da quello che leggo però non capisco lo spirito di questa avventura, o forse non l'ho letto: è un viaggio per testare la macchina, un viaggio fotografico, oppure siete tre sagome impazzite che si vogliono spingere a nord d'inverno?

Il tutto chiaramente è solo per pura curiosità e il "sagome impazzite" è un modo scherzoso per capire quest'avventura, nessuna malizia.

avataradmin
inviato il 16 Gennaio 2021 ore 11:09

È un viaggio fotografico :-) Amo i paesi nordici, specialmente d'inverno, sono uno spettacolo per gli amanti della natura!

avatarjunior
inviato il 17 Gennaio 2021 ore 12:55

Mi sa che l'inverno prossimo ci faccio un pensiero anche io ad andare a nord con EV e macchina fotografica. Ovviamente sperando che il Covid si sia levato dalle scatole o almeno che rende le cose meno problematiche.
Come prima "gita" che consiglieresti ? Norvegia ?

avataradmin
inviato il 17 Gennaio 2021 ore 18:31

Sicuramente Norvegia... è meravigliosa e ha un'ottima copertura di stazioni di ricarica (entro il 2021 con Tesla si arriverà addirittura fino a Capo Nord!).

Ti consiglio in particolare le Lofoten, splendide isole nel nord della Norvegia!

avatarjunior
inviato il 17 Gennaio 2021 ore 20:49

Grazie, più o meno è l'idea che mi ero fatto anche io. COnfesso che mi piacerebbe andare in Islanda in inverno (magari fine inverno inizio primavera) in auto ma tempo e costi sono abbastanza proibitivi. In ufficio mi licenzierebbero e a casa mia moglie mi cambia la serratura .... MrGreen

Forse la Norvegia è più abbordabile, magari anche in pieno inverno.

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2021 ore 21:42

Da passeggero.. posso dire che se ben vestito non ho sofferto freddo o altro... Il mio finestrino si era ghiacciato ben prima... MrGreen

Ragionavo invece... se avessi fatto il viaggio con la mia mondeo.. come si sarebbe comportata la notte a -26°,, Le macchine svedesi sono dotate di sistemi di riscaldamento. Dovrò approfondire la cosa..

avataradmin
inviato il 12 Marzo 2021 ore 23:01

se avessi fatto il viaggio con la mia mondeo.. come si sarebbe comportata la notte a -26°,, Le macchine svedesi sono dotate di sistemi di riscaldamento. Dovrò approfondire la cosa..


Tutto sommato penso che la Mondeo se la sarebbe cavata, a patto di usare gasolio con antigelo (che lì è lo standard). Nei miei viaggi norvegesi (pre-Tesla) ho usato auto di qualsiasi tipo, sia benzina che diesel, senza problemi (e parlo di auto italiane, senza pre-riscaldamento).

In Finlandia ho anche lasciato l'Audi S5 parcheggiata fuori tutta la notte a -25/-30 ed è sempre ripartita, anche se è possibile che il motore abbia un po' sofferto.

(ovviamente sul lungo termine un sistema di pre-riscaldamento è meglio, ma per un paio di settimane penso che anche senza si possa resistere)

Qui avevo scritto un approfondimento sul tema: www.autoelettrica101.it/info.php?p=auto_elettrica_30_gradi_sotto_zero

avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2021 ore 7:27

Grazie Juza... Ho portato la nonna a fare tagliando dal mio meccanico.. Il titolare si è fatto il dally di finlandia a febbraio. Machina a noleggio. Hanno bucato... i lcrick gli si è rotto dal freddo. Mi dice che li alcuni particolari sono rinforzati anche per quello.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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