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Tesla Model 3, prova a lungo termine


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Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 30 Agosto 2019


Dopo solo sei mesi, ho già percorso oltre 30000km con la Tesla Model 3 Performance: vi racconto la mia esperienza a lungo termine con quest'auto elettrica, sia in Italia che in giro per l'Europa!

9000 chilometri in Norvegia

Ad agosto 2019 sono partito per un lungo viaggio on the road in Norvegia: 9000km tra andata e ritorno! E' stata l'occasione per provare la Tesla su una grande varietà di strade, dalle velocissime autostrade tedesche alle ben più lente strade norvegesi, dove solitamente il limite è 80km/h.

Una delle cose che mi hanno colpito di più è come l'autonomia vada ad aumentare enormemente quando la velocità è moderata: mentre in Italia ho consumi medi di 200 Wh/km (autonomia totale 375km), in Norvegia a causa delle strade ben più lente ho avuto consumi medi di appena 140 Wh/km, e in alcuni casi sono sceso addirittura a 118 Wh/km, che corrispondono a ben 625 chilometri di autonomia con la batteria da 75 kWh della Model 3!

Al contrario, in autostrada in Germania con una velocità media attorno ai 170km/h i consumi sono saliti attorno ai 320 Wh/km, corrispondenti a 230km di autonomia.

Tesla Model 3, efficienza

L'incredibile efficienza della Model 3: 392km percorsi con 52 kWh; utilizzando tutti i 75 kWh della batteria avrei percorso 565 chilometri!

In altre parole, la resa che otterrete dalla batteria varia enormemente a seconda del vostro stile di guida e delle strade su cui guidate: se fate principalmente strade lente l'autonomia più essere pari o addirittura superiore a quella dichiarata nel ciclo WLTP, mentre facendo molta autostrada l'autonomia si riduce nettamente (anche se da noi con il limite dei 130 km/h non si arriverà ai consumi stratosferici registrati in Germania).

Un altro aspetto che è emerso da questo viaggio è l'importanza del pre-riscaldamento della batteria. Fino ad ora avevo guidato la Model 3 principalmente in temperature calde, dove la batteria è già in temperatura ottimale dopo pochi chilometri, mentre in Norvegia mi è capitato di caricare la batteria dopo una notte passata al freddo, attorno ai 5 gradi.

Le prestazioni velocistiche dell'auto non sono influenzate dalla temperatura, ma la velocità di ricarica sì: utilizzando i supercharger Tesla (che attivano il pre-riscaldamento batteria sull'auto), il tempo di ricarica in climi freddi è pressapoco lo stesso che in climi caldi, la batteria raggiunge subito la massima velocità possibile di ricarica. Al contrario, quando ho visitato alcune zone remote del paese dove non si trovano ancora supercharger Tesla, mi sono dovuto affidare ad altri network di ricarica che non offrono il pre-riscaldamento. Nello specifico, ho utilizzato le colonnine della norvegese Fortum, che offrono potenza da 22 a 50 kW ed equivalgono all'italiana EnelX.

Le modalità di ricarica sono simili: come con Enel, anche Fortum richiede un'applicazione sullo smartphone; tuttavia l'app Fortum è più intuitiva e veloce, ed ha sempre funzionato senza intoppi, a differenza dell'app EnelX.

In compenso, non avendo il pre-riscaldamento non sono mai riuscito a sfruttare le colonnine alla potenza dichiarata: alle colonnine da 50kW la Tesla caricava attorno ai 40kW. Passando da Bodo, ho avuto modo di provare anche la prima colonnina a 225kW installata da Fortum, ma purtroppo anche in questo caso la batteria fredda non ha permesso di raggiungere neanche lontanamente la velocità dichiarata: nonostante la Model 3 sia attualmente l'unica elettrica in grado di carica fino a 250kW, e che la colonnina offrisse ben 225kW, in realtà ho caricato a... 74kW.

Tesla Model 3, ricarica colonnina Fortum 225kW

Tesla Model 3 alla colonnina Fortum da 225kW a Bodo, Norvegia

Mi auguro che in futuro sia Tesla che gli altri brand offrano la possibilità di attivare manualmente il riscaldamento della batteria, in modo da poter utilizzare al meglio anche le colonnine che non hanno una totale integrazione con la macchina, come attualmente avviene solo nel network Tesla.

Infine, ho provato anche Ionity, che promette addirittura 350kW: in questo caso, i risultati sono stati disastrosi, la ricarica si è interrotta dopo pochi secondi a causa di un problema software della colonnina che attualmente provoca malfunzionamenti con vari modelli di auto elettriche tra cui la Tesla Model 3. Fortunatamente in questo caso avevo un supercharger Tesla a poca distanza, altrimenti sarei rimasto a piedi: tenendo conto che Ionity si pone come principale competitor al network Tesla, non mi sarei aspettato problemi del genere.

Norvegia, il paese delle elettriche

Grazie ai generosi incentivi, la Norvegia è il paese con la maggiore concentrazione di auto elettriche al mondo: attualmente (Agosto 2019) il 55% delle nuove auto vendute in Norvegia sono elettriche, ed entro il 2025 la Norvegia punta a raggiungere il 100% elettrico!

Sono stato in Norvegia quasi tutti gli anni, e ogni anno ho visto aumentare nettamente le elettriche in circolazione. Quest'anno ho visto tantissime Model 3 (in pochi mesi ne sono state già vendute oltre 11000 in Norvegia, più di dieci volte il numero delle vendite italiane!); oltre a tutti i modelli Tesla, sono diffusissime anche Nissan Leaf, BMW i3 e WV e-Golf.

Ho visto per la prima volta anche la nuovissima Audi E-Tron, un bel SUV elettrico spazioso e futuristico, una delle prime auto in produzione con telecamere al posto degli specchietti retrovisori (oltre ad essere più belle esteticamente, migliorano l'aerodinamica e riducono i consumi).

Audi E-Tron, la telecamera sostituisce gli specchi retrovisori

Audi E-Tron, la telecamera sostituisce gli specchi retrovisori (foto: Audi).

A tante elettriche corrisponde un capillare network di ricarica, perlomeno nel sud del paese, dove risiede buona parte della popolazione. Oltre a un enorme numero di supercharger Tesla (qui sono presenti le due stazioni più grandi d'Europa, con rispettivamente 44 e 42 colonnine a 120kW), si trovano quasi ovunque punti di ricarica di Fortum, Gronn e altri operatori.

Quello che più mi sorprende è che la Norvegia ha raggiunto questa eccezionale diffusione di auto elettriche già ora, con una selezione di modelli piuttosto ridotta e spesso mediocre (a parte le Tesla, le elettriche che offrono buona autonomia e prestazioni hanno iniziato ad arrivare sul mercato solo quest'anno). Tenendo conto che nei prossimi 12 mesi arriveranno sul mercato tantissimi nuovi modelli di ottima qualità, mi aspetto una crescita enorme nel futuro prossimo, e non mi stupirei se la Norvegia raggiungesse il 100% elettrico addirittura prima del 2025.

Model 3, costi di mantenimento? Quasi zero!

Tornando alla mia Model 3, dopo 30000km (33250 per la precisione), sono positivamente sorpreso da quanto faccia risparmiare la Tesla. In tutti questi chilometri, l'unica spesa è stata l'assicurazione dell'auto, circa 900 euro/anno (tutto compreso: furto, incendio, mini-casko, ecc.).

Per il resto, ho sfruttato i sei mesi di ricariche gratuite che all'epoca del mio acquisto erano inclusi con l'auto, e la spesa per il "carburante" è quindi stata zero! Con questa percorrenza, con un'auto a benzina di pari fascia avrei consumato circa 3000-4000 litri di benzina (contando una percorrenza di circa 10km/litro, tutto sommato ottimistica su una BMW M3, Audi RS5 o simili), con una spesa tra i 4500 e i 6000 euro.

Tesla Model 3, frunk

La Model 3 durante una pausa in campeggio in Norvegia. Oltre al bagagliaio posteriore, è presente un bagagliaio frontale che aumenta ulteriormente la spaziosità dell'auto.

Anche ora che è terminata la promozione delle ricariche gratuite, per pagare i 6200 kWh consumati per percorrere 33000km spenderei solo 1500 euro (ai supercharger Tesla, che costano 0.25 euro/kWh) o meno di 800 euro caricando a casa.

L'auto non ha richiesto nessun intervento meccanico (che comunque sarebbe stato in garanzia) e ora che ho superato i 30000km... tagliando? Normalmente a questa percorrenza mi preparerei a spendere 600-1000 euro di tagliando su una sportiva a benzina, mentre con la Model 3 i tagliandi non esistono: anche in questo caso il costo è zero!

Infine, il consumo delle gomme (Michelin Pilot Sport 4S), che inizialmente mi preoccupava un pò, si è rivelato essere inferiore al previsto, anche col l'attuale percorrenza le gomme sono ancora ben utilizzabili, e ad occhio e croce direi che possono durare ancora almeno 10000km.

Infine, pastiglie e dischi dei freni sono quasi nuovi: la Model 3 utilizza per il 90% dei casi il "freno motore" che serve anche a ricaricare la batteria, col risultato che il consumo dei freni è pressochè nullo.

Essendo elettrica, non ho dovuto pagare nulla neppure per bollo e superbollo, e in alcuni paesi (Norvegia) ho avuto agevolazioni su pedaggi autostradali e traghetti.

Conclusione: pro e contro

Dopo aver percorso parecchi chilometri, rimango molto soddisfatto della Tesla. Anche gli interni, che inizialmente mi lasciavano qualche perplessità per il loro minimalismo, col tempo si sono dimostrati ottimi: c'è tutto quello che serve (e nulla di superfluo), sono facili da pulire e anche i sedili bianchi sono rimasti perfetti, nonostante ne abbia spesso abusato utilizzando l'auto come "mini camper".

La guida è un piacere - velocissima e scattante quando si vogliono sentire tutti i cavalli, ma anche rilassante e fluida quando si cerca uno stile di guida più tranquillo.

L'unica vera pecca che ho trovato è l'autopilota: dopo l'entusiasmo iniziale, ho smesso di utilizzarlo. Nel 99% dei casi funziona bene, ma quell'1% in cui dà problemi può avere gravi conseguenze: talvolta mi è capitato che l'autopilota frenasse improvvisamente e senza motivo, probabilmente per evitare qualche ombra o altri elementi del paesaggio scambiati per altre auto, oppure per errate valutazioni delle distanze. Tali inchiodate improvvise sono come minimo fastidiose, e se avete sfortuna possono anche risultare in un tamponamento: anche se sono un fenomeno relativamente raro, sono sufficienti a creare seri guai, e mi hanno portato ad abbandonare l'autopilota. Putroppo Tesla ha legato in modo indissolubile Autopilot e Cruise Control, per cui disabilitando il primo si rinuncia anche al secondo: mi trovo così con un'auto supertecnologica... ma senza Cruise Control, una funzionalità presente anche sulle più economiche utilitarie!

In compenso, essendo una Tesla l'auto viene spesso aggiornata e migliorata tramite software: nei sei mesi da quando l'ho acquistata, sono stati fatti aggiornamenti quasi tutte le settimane; talvolta sono piccole correzioni bug, ma altre volte vengono aggiunti miglioramenti significativi. In particolare, da marzo Tesla ha aggiunto un'ottima dashcam integrata che sfrutta tutte le telecamere attorno all'auto; un avanzatissimo sistema di sicurezza (Sentry Mode) per evitare furti e vandalismi; un browser pienamente funzionante per navigare su internet durante le soste (cosa che ho sfruttato moltissimo all'estero, risparmiando parecchio rispetto all'utilizzo del mio piano cellulare) e un aumento della potenza e della velocità massima.

E' quindi probabile che i problemi dell'autopilota verranno risolti col tempo, anche se siamo ancora lontanissimi dalla guida totalmente autonoma - ottimisticamente, direi che ci vorranno almeno altri 5-10 anni, forse anche più, specialmente sulle strade europee.

L'autonomia e l'efficienza sono le migliori tra tutte le elettriche sul mercato (è incredibile pensare che una sportiva come la Model 3 Performance abbia consumi simili a una Nissan Leaf!), e l'eccezionale rete di ricarica Tesla mi ha permesso di percorrere questi 33000km senza mai rimpiangere le auto a benzina.

Model 3 sulle Alpi





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