(i) Per navigare su AutoElettrica101, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)







Login LoginIscriviti a AutoElettrica101!


Colonnine EnelX 22kW in AC: la mia prova


  1. AutoElettrica101
  2. »
  3. Articoli
  4. »
  5. Colonnine EnelX 22kW in AC: la mia prova
Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 14 Dicembre 2020


Questo weekend, in occasione di un giro sulle Dolomiti, ho fatto un nuovo test delle colonnine EnelX 22kW (in corrente alternata): vediamo com'è andata, pro e contro di questo servizio!

Quando possibile uso la rete Tesla Supercharger, ben più moderna e veloce; tuttavia può capitare di trovarsi in zone non coperte (nel mio caso il supercharger più vicino era a Trento, a 120 chilometri di distanza) e dover utilizzare altre colonnine: per questo motivo tengo sempre installata sullo smartphone anche l'app di Enel, "JuicePass", anche se raramente la uso... ma in caso di necessità, può fare la differenza tra proseguire il viaggio e restare a piedi.

Colonnina Enel in corrente alternata


Dopo aver fatto qualche ricerca, ho trovato una colonnina a Selva di Cadore: 22kW, due prese Type2, posizionata vicino a un supermercato e un ristorante, in modo da poter abbinare la pausa ricarica col pranzo. Arrivo e, miracolosamente, c'è un parcheggio libero davanti alla colonnina: come spesso accade, queste colonnine non hanno un parcheggio dedicato come i Supercharger o Ionity, e devono condividere lo spazio del parcheggio con i clienti del supermercato. Una delle prese è già occupata da un'altra Tesla, ma la seconda presa è libera. Apro l'app, seleziono la colonnina, e mi appare la scritta "Swipe to charge" (scorri per caricare): è intuitivo pensare che scorrendo su questo pulsante parta la ricaricara, provo ma... compare un messaggio di errore.

Faccio vari tentativi senza successo, e purtroppo l'assistenza JuicePass e EnelX è quasi introvabile: solo giorni dopo, facendo parecchie ricerche, ho scovato il "numero verde" di EnelX (800 069 850). Dopo innumerevoli prove, arriva l'intuizione: c'è una minuscola linguetta viola sopra il nome della colonnina; provo a tirarla verso l'alto ed ecco qui, compaiono le due prese, una occupata e una libera, e posso selezionare quella disponibile e avviare la ricarica.

app JuicePass di EnelX

Tre screenshot dell'app JuicePass di EnelX: 1) il messaggio di errore 2) la piccola linguetta da sollevare per poter scegliere la presa disponibile 3) dopo vari tentativi, la ricarica è finalmente cominciata.


Facile, una volta imparato il meccanismo, ma certamente il design dell'app potrebbe essere reso più chiaro e intuitivo. Collego il cavo Type2 che tengo "per le emergenze" nel baule: un'altra scomodità di cui farei volentieri a meno; immaginate se per far benzina doveste portare con voi il tubo con relativa pistola, arrivare dal benzinaio e collegarlo alla pompa di benzina per poter rifornire! Mi auguro che in futuro tutte le colonnine abbiano cavo integrato, come già avviene nelle colonnine CCS in corrente continua.

Finalmente parte la ricarica. La colonnina è a 22kW, ma la potenza realmente utilizzabile dipende dal caricatore di bordo dell'auto: sulle Tesla Model 3 ad esempio il caricatore in AC arriva a 11kW; servirebbero quindi sette ore per una ricarica completa a questa colonnina.

Fortunatamente, in questo caso mi serve solo un rabbocco, così carico per circa un'ora e un quarto mentre colgo l'occasione per pranzare al vicino ristorante ("Al Crot di Selva di Cadore, ottimo! Ve lo consiglio). In questo tempo l'auto carica 14kWh; sia l'app JuicePass che quella di Tesla consentono di monitorare la ricarica.

A ricarica terminata, Enel invia automaticamente la fattura via mail, ovviamente già pagata tramite la carta di credito collegata all'applicazione. Il costo di 0.40 euro/kWh è ragionevole; un po' più alto rispetto agli 0.33 euro/kWh dei Tesla Supercharger, ma enormemente più basso rispetto agli 0.79 euro/kWh che Ionity applica alle auto dei brand non convenzionati.

Tesla ricarica Enel


Il più grande vantaggio di queste colonnine è certamente la presenza capillare sul territorio italiano: mentre le stazioni Tesla e Ionity sono poche decine, quelle EnelX/JuicePass sono migliaia. Vista l'autonomia delle attuali elettriche, in alcune situazioni può essere indispensabile appoggiarsi a queste colonnine - in quasi due anni da quando ho la Tesla mi è capitato solo in un paio di occasioni, ma in quei casi sono state vitali; pur con tutti i loro limiti, sono un "salvagente" che vale la pena avere: per questo motivo, l'app JuicePass è sempre sul mio smartphone e il cavo Mennekes (Type2) è sempre nel mio baule.

Se avete la fortuna di riuscire a far coincidere la ricarica con la pausa pranzo, cena, con qualche passeggiata nei dintorni o con una nottata in albergo (nel caso delle ricariche più lunghe, da 7/8 ore e oltre), anche una ricarica così lenta tutto sommato può essere accettabile.

Per contro, se la sosta è solo per caricare e dovete ripartire al più presto, la ricarica diventa un problema significativo, e va a creare un enorme tempo di attesa.

Mi auguro che in futuro queste colonnine vengano sostituite da colonnine in DC (corrente continua) da almeno 50kW e con cavo integrato; ancora meglio se per utilizzarle basterà collegare l'auto con un sistema "plug and play" come già avviene ai Supercharger Tesla o (con alcune vetture, dal 2021) con Ionity. Nel frattempo, hanno comunque un'utilità quando non ci sono alternative nei dintorni.



Hai domande, dubbi o curiosità su questo articolo? Chiedi sul Forum AutoElettrica101!


Stai acquistando una Tesla? Utilizza il codice referral di AutoElettrica101 per avere 3 mesi di Autopilot!





 ^

AutoElettrica101 contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve un compenso in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per Smartphone - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997 - PEC juzaphoto@pec.it

www.AutoElettrica101.it © Juza - juza.ea@gmail.com