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Test: Tesla Autopilot Avanzato


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Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 29 Marzo 2021


Nelle ultime due settimane di marzo 2021 Tesla ha offerto a tutti i proprietari in Europa la possibilità di provare gratuitamente l'Autopilot Avanzato, un'opzione che costa 3800 euro e aggiunge varie funzionalità all'Autopilot "base" (incluso nel prezzo della vettura), pur non raggiungendo la guida totalmente autonoma, che sarà disponibile solo con l'opzione "Full Self Driving" dal costo di oltre 8000 euro.

Vi racconto le mie impressioni; ovviamente basate sull'attuale versione del software (marzo 2021), e valide solo finchè Tesla non porterà anche in Europa i significativi miglioramenti che sono stati fatti nella versione americana del software.

Navigare con Autopilot e cambio corsia automatico

Come prima cosa, ho provato "Navigare con Autopilot" su alcune migliaia di chilometri in autostrada: questa funzionalità permette all'auto di seguire il percorso impostato nel navigatore, districandosi tra svincoli autostradali ed eseguendo sorpassi e cambi di corsia. Perlomeno in teoria: in pratica, al livello attuale di sviluppo (e per via delle regolamentazioni Europee) è sostanzialmente inutile, non migliora l'esperienza di guida e anzi la rende più complicata rispetto alla guida "manuale".

Tesla Autopilot Avanzato

Ogni volta che l'auto rileva la possibilità di fare un sorpasso, appare un avviso sullo schermo; dovrà essere però il conducente ad avviare il sorpasso dando conferma ogni volta (la conferma avviene azionando la freccia sinistra). Anche così, il sorpasso è piuttosto lento e talvolta viene automaticamente annullato per motivi poco comprensibili.

Quando finalmente il sorpasso riesce, l'auto resta poi in corsia di sorpasso "a oltranza", finché non rileva condizioni veramente ideali per rientrare nella corsia di destra - e anche in questo caso il rientro non sarà automatico, ma bisognerà seguire la solita procedura: aspettare che l'auto si convinca e mostri l'avviso di possibile rientro in corsia, dare conferma (stavolta con la freccia destra), e se l'auto sarà ancora dell'idea di rientrare si sposterà lentamente sulla corsia di destra.

Questa funzionalità, allo stato attuale dello sviluppo, finisce per rendere eccessivamente e lenta macchinosa anche un'operazione basilare come sorpassare un'altra auto in autostrada. Certamente quando anche da noi sarà al livello degli Stati Uniti diventerà molto più utilizzabile - senza la necessità di confermare ogni volta il sorpasso, la guida diventerebbe davvero abbastanza "autonoma", perlomeno in autostrada.

Oltre ad eseguire sorpassi, "Navigare con Autopilot" è in grado di affrontare gli svincoli autostradali seguendo il navigatore. In situazioni ideali i risultati sono abbastanza buoni: l'auto si immette correttamente sulla corsia, adegua la velocità ed è in grado di compiere in autonomia le curve, per poi re-immettersi in autostrada uscendo dalla rampa di accelerazione. Tuttavia, gli imprevisti sono molto frequenti: spesso la Tesla imbocca gli svincoli a velocità esagerata, e si adegua al limite molto in ritardo (creando situazioni pericolose in caso di svincoli piccoli o stretti). Inoltre, anche se tecnicamente l'auto sarebbe in grado di affrontare qualsiasi tipo di curva, per via delle normative europee se la curva è particolarmente stretta l'autopilot si disabilita.

Cosa succede in caso di lavori in corso? L'auto è in grado di rilevare le corsie temporanee e i coni utilizzati per delimitare le corsie, tuttavia in Europa non è ancora in grado di leggere i cartelli stradali con i limiti di velocità (una limitazione assurda, dato che negli USA è possibile, e anche tante auto europee già da anni dispongono di questa funzionalità). Il risultato è che la Tesla, se non ha davanti nessuno, si lancia nelle aree di cantiere ai 130km/h, ignorando totalmente i cartelli che limitano la velocità a 60km/h. Inoltre, quando le corsie diventano strette si avvicina pericolosamente ai coni; di conseguenza nelle aree con lavori in corso ho dovuto riprendere il controllo manuale.

Tesla Autopilot Avanzato

Mi auguravo perlomeno che l'Autopilot Avanzato risolvesse il problema delle "frenate fantasma" che da anni è presente sulle Tesla (l'auto talvolta frena senza motivo, potenzialmente creando il rischio di tamponamento), ma non è così: anche la versione "avanzata", a pagamento, dell'Autopilot presenta questo problema esattamente come l'autopilot base.

Summon

Il Summon, sostanzialmente la possibilità di "telecomandare" l'auto dall'esterno, ha due varianti: il Summon di base e lo Smart Summon. Quest'ultimo sarebbe il più interessante, dato che permette all'auto di guidarsi da sola, totalmente vuota e senza conducente, per raggiungervi (nel raggio di 150 metri e solo all'interno di parcheggi). In Europa però non è utilizzabile per questioni legali, e quindi nonostante sia presente nell'applicazione, a tutti gli effetti non funziona (se provate a usarla, anche da una decina di metri di distanza, l'app mostrerà un messaggio di errore).

Il Summon di base permette, sempre tramite lo smartphone, di muovere l'auto avanti o indietro per qualche metro. Ho provato, sempre all'interno di un ampio parcheggio: stando entro 12 metri dall'auto, si apre l'applicazione Tesla su smartphone, si seleziona Summon e quindi si preme il pulsante "Avanti" o "Indietro". L'auto come prima cosa chiude gli specchietti - può sembrare controintuitivo, ma pensandoci un attimo all'auto non servono, dato che per muoversi utilizza esclusivamente le telecamere e i sensori.

A questo punto, la vettura inizierà a muoversi (molto lentamente) nella direzione selezionata; se trova il minimo ostacolo lungo il percorso si fermerà automaticamente. E' una funzionalità abbastanza inutile, se non in rari casi per uscire da parcheggi stretti (quando funziona), ma tra i vari "bonus" attualmente offerti dall'Autopilota Avanzato è quella che mi è piaciuta di più: non serve, ma fa molta scena vedere l'auto vuota che si muove da sola, e perlomeno avrà l'effetto di stupire gli amici (a patto di trovare un parcheggio semivuoto - in condizioni che non siano completamente ideali l'auto si ferma dopo pochi centimetri, e questo va a vanificare il possibile utilizzo per uscire da parcheggi stretti).

Autopark

Molte auto moderne hanno una funzionalità di "parcheggio automatico", che esegue da sola il parcheggio (col conducente all'interno della vettura): anche Tesla ha questa possibilità, ma non di serie, è disponibile solo acquistando il pacchetto Autopilot Avanzato. Il funzionato è come sulle altre auto: sta a voi trovare un parcheggio, posizionate l'auto subito dopo, e quindi premendo un pulsante l'auto esegue il parcheggio, come mostrato in questo video dimostrativo pubblicato da Tesla: https://www.youtube.com/watch?v=06lMmRN4YvQ

La realtà è però molto distante dal bel video pubblicato da Tesla. In due settimane, pur avendo utilizzato l'auto in numerose occasioni e vari contesti (parcheggio a lato della strada, parcheggio del supermercato vuoto o pieno), l'autopark non ha quasi mai funzionato, nel 99% dei casi non è neppure arrivato al primo passo in cui il software della vettura "riconosce" un potenziale parcheggio e propone di iniziare l'operazione.

In una delle poche occasioni in cui ha riconosciuto il parcheggio, l'auto ha iniziato la manovra (anche abbastanza agilmente) ma si è fermata a metà: nonostante fosse una situazione molto facile, l'autopark non ha voluto saperne di completare il parcheggio.

Conclusione

Tesla Autopilot Avanzato

E' importante sottolineare che il software che ho provato, cioè la versione attualmente disponibile in Europa, è molto diversa da quella americana: nel nostro continente le regolamentazioni più severe hanno fortemente rallentato lo sviluppo dell'autopilota, senza contare che le strade americane sono ben più facili delle nostre (spesso caotiche e strette, senza contare l'infinita di varianti tra una nazione e l'altra).

Negli Stati Uniti, Tesla sta già proponendo una beta pubblica del "Full Self Driving" che ha capacità sorprendenti, e si avvicina molto a una vera guida totalmente autonoma. Al contrario, l'opzione disponibile da noi e qui recensita, dal costo di 3800 euro, è decisamente deludente: funziona poco ed ha moltissime limitazioni, al punto di essere sostanzialmente inutile, salvo qualche raro caso. Tenendo conto che non è necessario acquistare questa opzione assieme all'auto, ma la si può attivare in un secondo tempo (anche a distanza di anni), al momento sicuramente vi consiglio di aspettare e risparmiare i 3800 euro; se ne riparlerà tra diversi anni quando anche in Europa saranno attivi i miglioramenti ora in fase di test in USA.



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