Tesla Model 3, 10000 km dopo
Un lungo viaggio in Germania ad aprile 2019 è stata l'occasione per testare a fondo la Model 3 Performance sulle lunghe percorrenze: in due settimane ho percorso 8000 chilometri! In totale, da quando ho acquistato l'auto (inizio marzo) sono arrivato a 10000km percorsi. Ho deciso quindi di aggiungere un pò di considerazioni alla recensione (potete trovare il primo articolo qui:
Recensione Tesla Model 3)
Risparmio, ricarica e tempistiche
La prima cosa che salta all'occhio è l'enorme risparmio rispetto a un'auto a benzina. Con la mia auto precedente, un'Audi S5 V8 dai consumi stratosferici (7 km/litro di media, ma anche 4-5km con guida sportiva), avrei speso circa 1800 euro per 8000 chilometri: con la Tesla ho speso... zero euro :-)
Quando ho acquistato la Model 3 era ancora disponibile la promozione che dava sei mesi di ricariche gratuite; tra il viaggio appena fatto e un altro viaggio che ho in programma prossimamente, percorrerò circa 20-25 mila km a costo zero, risparmiando diverse migliaia di euro. Anche senza promozione (ora non più disponibile per i nuovi acquisti), il risparmio è comunque notevole: il costo medio dell'elettricità ai Supercharger Tesla è 0.30 euro/kWh, quindi con gli 8000km percorsi avrei speso 480 euro, cifra comunque molto inferiore rispetto alla spesa per la benzina con un'auto di pari prestazioni (è pressapoco quello che si spenderebbe con un'utilitaria in grado di fare 27 km/litro).
Se poi si ricarica a casa, il costo è un terzo rispetto ai Supercharger, rendendo l'auto elettrica incredibilmente conveniente.
Una critica che sento spesso verso le auto elettriche è che non siano adatte alle lunghe percorrenze. In passato era certamente vero, salvo rare eccezioni; al giorno d'oggi oltre alle Tesla ci sono diversi modelli che arrivano a 300 o 400km di autonomia e si ricaricano rapidamente. Con la mia Model 3, certamente le lunghe percorrenze sono fattibili, e gli 8000km in due settimane stanno a dimostrarlo.
Bisogna però dire che non è un viaggiare così "spensierato" come con un'auto a benzina - bisogna fare qualche valutazione in più per raggiungere la meta, e bisogna tener conto che l'autonomia reale è sempre molto inferiore a quella dichiarata. Ad esempio, la mia Model 3 ha un'autonomia dichiarata di 530 km; ad oggi su un totale di 10000km percorsi ho ottenuto una media di 202 Wh/km, o 4.95 km per kWh. Sfruttando l'intera batteria da 75 kWh, potrei quindi percorrere 370 chilometri: però è molto improbabile che parta sempre con la batteria al 100% e che arrivi alla stazione di ricarica quando sono allo 0%; realisticamente la maggior parte delle volte parto con la batteria al 90% e cerco di arrivare alla ricarica quando sono attorno al 10%, in modo da lasciare un pò di margine per eventuali imprevisti.
In sostanza, nel mio viaggio la percorrenza reale tra una ricarica e l'altra erano 300km; non è male ma certamente impone uno stile di viaggio un pò più "paziente". La ricarica se non altro è veramente veloce come promesso da Tesla, posso confermare che la batteria si ricarica veramente all'80% in 40 minuti (tempo che scenderà a 25 minuti con i nuovi Supercharger Tesla da 250kW, di cui è già iniziata l'installazione negli USA e che arriveranno da noi a fine 2019).
Velocità e consumi
Grazie alle autobahn tedesche con ampi tratti senza limiti, ho avuto modo di testare come variano i consumi della Tesla all'aumentare della velocità.
Media di 80 km/h: 150 Wh/km (autonomia di 500km)
Media di 100 km/h: 190 Wh/km (autonomia di 395km)
Media di 120-130km/h: 230 Wh/km (autonomia di 330km)
Media attorno ai 160 km/h: 350 Wh/km (autonomia di 210km)
Media attorno ai 190-200 km/h: 450 Wh/km (autonomia di 160km)
Alle altissime velocità i consumi aumentano quasi in modo "esponenziale", però nell'uso reale (velocità max 130 km/h) i consumi sono più che ragionevoli.
Non ho avuto modo di provare la velocità massima di 261 km/h (pur essendoci arrivato vicino) dato che le autostrade tedesche, pur essendo la patria dell'alta velocità, non sono tenute così bene come quelle italiane - spesso ci lamentiamo del nostro paese, ma perlomeno nel nord Italia abbiamo una rete autostradale veramente ottima (anche se molto cara).
Le autostrade tedesche sono quasi sempre a due corsie, con curve abbastanza frequenti e asfalto non così curato come da noi, col risultato che fino ai 180 o 200km/h l'auto è abbastanza gestibile, mentre oltre non mi dava troppa sicurezza (ciò non toglie che qualcuno sia stato abbastanza folle da raggiungere i 400 km/h su queste strade ;-) vedi
Bugatti Veyron, 402 km/h in autobahn).
Un'altra cosa che ho notato con l'aumentare della velocità è che l'auto pecca un po' riguardo l'insonorizzazione. Sopratutto a velocità autostradali (dai 100km/h in su), il rumore nell'abitacolo è sensibililmente più forte rispetto all'Audi S5 che avevo in precedenza e che aveva un'insonorizzazione veramente notevole.
L'autopilota Tesla
Questo viaggio è stata anche l'occasione per testare l'autopilota Tesla, attualmente dedicato alla guida in autostrada. L'autopilota "base" che ho utilizzato si compone di due funzioni: adaptive cruise control e autosteer. Il cruise adattivo non è nulla di nuovo, è una tecnologia già presente da anni sul mercato, ma è estremamente utile e nella versione Tesla è impeccabile, permette di rallentare e accelerare in base al traffico, mantenendo la distanza impostata rispetto all'auto di fronte.
L'autostreer è invece una cosa più innovativa e sorprendente: l'auto riconosce le corsie ed è in grado di fare curve e seguire in modo autonomo la strada. Sono rimasto impressionato da come l'auto riesca a vedere la corsia anche in condizioni veramente difficili, come con forte pioggia, buio o controluce.
Unendo cruise adattivo e autosteer, l'auto riesce a tutti gli effetti a guidare da sola in autostrada - è impressionante vedere l'auto che "prende vita" e guida autonomamente!
Oltre all'autopilota "base" che ho provato, Tesla offre anche un pacchetto di funzionalità più avanzate che permettono all'autopilota di fare automaticamente i sorpassi, oltre a seguire il percorso impostato sul navigatore ed entrare e uscire dagli svincoli autostradali. In futuro, con questo upgrade dovrebbe essere possibile anche una guida totalmente autonoma in qualsiasi situazione.
Devo dire che pur essendo rimasto positivamente colpito dall'uso dell'autopilota in autostrada, sono un pò scettico sulla promessa di Tesla della guida 100% autonoma a breve termine: penso che prima o poi diventerà realtà, ma tra molto più tempo degli 1-2 anni che promette Tesla. La guida autonoma funziona benissimo finchè tutto è "come dovrebbe essere", però il mondo reale è pieno di imprevisti e imperfezioni: ad esempio, ho notato che quando in autostrada mi trovavo in zone con lavori in corso, l'autopilota cominciava ad avere problemi e per sicurezza lo dovevo disattivare. A volte mi è capitato di trovare segnaletica orizzontale molto "confusionaria", magari linee cancellate o rifatte più volte, e con parti delle linee precedenti ancora visibili: in questo caso il guidatore "umano" riesce comunque a cavarsela andando a logica e intuito, mentre per ora l'autopilota non riesce a gestire la situazione e diventa inaffidabile o addirittura pericoloso.
Al di fuori delle autostrade, le situazioni poco chiare sono un'infinità, e le variabili sono quasi infinite: realisticamente direi che serviranno almeno una decina d'anni prima avere una guida totalmente autonoma in qualsiasi situazione, anche se sarei felice di sbagliarmi.
A parte questo, mentre in autostrada ho trovato abbastanza rilassante e comodo usare l'autopilota, nelle altre situazioni non ne ho sentito molto l'esigenza, da appassionato di motori preferisco comunque guidare io anche se un giorno fosse possibile usare l'autopilota in qualsiasi situazione.
La Tesla Model 3 come camper
E' raro pensare a una berlina sportiva come camper, ma la Model 3 si presta sorprendentemente bene. Nel mio viaggio mi è capitato più di una volta di arrivare a destinazione a orari assurdi (le 2 o 3 di notte) per via di imprevisti o cambi di programma; mi sono quindi trovato a dormire in macchina - uno sport sorprendentemente popolare in casa Tesla, al punto che l'auto dispone anche di quello che viene soprannominato "camper mode", cioè la possibilità di lasciare accesa aria condizionata o riscaldamento a tempo illimitato, anche a macchina parcheggiata. In questo modo, nonostante la notte le temperature scendessero attorno allo zero, ho potuto dormire confortevolmente a 22 gradi!
In un viaggio precedente, in Norvegia con la Model S, avevo addirittura dormito al caldo quando fuori la temperatura scendeva a -20, la Tesla riesce tranquillamente a gestire anche un divario di temperatura di oltre quaranta gradi.
Tramite adattatore 12V, è possibile avere una completa autonomia dal punto di vista elettrico, per ricaricare cellulare, computer, tablet, o qualsiasi altro dispositivo entro i 45W di potenza.
Infine, abbassando i sedili posteriori si forma un'area letto incredibilmente spaziosa per un'auto del genere: circa 1 metro di larghezza x 1.7 metri di lunghezza, più altri 30cm di spazio vuoto prima del sedile anteriore (sono alto 1 metro e 85 e sono riuscito a stendermi completamente). Il retro dei sedili e il pianale del baule creano un piano perfetto, in questo è anche meglio della Model S che invece ha un piccolo scalino. Utilizzando un materassino da campeggio per non dover dormire sulla dura superficie del pianale, si ha un comfort che davvero non ci si aspetterebbe da un'auto del genere.
Per chi ama i viaggi avventurosi "on the road"
o andare in camporella :-), la Model 3 si presta bene anche a qualche notte occasionale passata sotto le stelle!
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